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Brasile 2014: incidente a Manaus, muore un operaio

Brasile 2014: incidente a Manaus, muore un operaio
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Sono ancora notizie drammatiche quelle che giungono dal Brasile: si tratta di un incidente a Manaus, nello stadio che ospiterà la prima partita della nazionale italiana. Un giovane operaio di 22 anni è morto mentre stava lavorando sugli impianti di illuminazione, dopo una caduta di circa 35 metri.

Arena Amazônia
L’Arena Amazzonia è lo stadio in cui si è verificato l’incidente a Manaus

Questa la prima ricostruzione effettuata che fa tornare ancora l’attenzione sulla sicurezza delle condizioni di lavoro negli stadi brasiliani e riporta la mente al terribile incidente del 27 novembre a San Paolo, dove hanno trovato la morte altri due operai brasiliani. Marcleudo de Melo Ferreira, questo il nome del giovanissimo operaio che ha trovato la morte, nella giornata di ieri, a Manaus. Dopo la caduta immediato il trasporto in ospedale che non è servito a salvare la vita del giovane, morto dopo pochi minuti dall’arrivo nella struttura.

La FIFA e il comitato organizzatore hanno espresso il loro più profondo cordoglio ai parenti della vittima ed è già partita un’indagine interna per capire, con certezza, le cause dell’incidente. Va infatti sottolineato che non è il primo morto nell’Arena Amazzonia di Manaus: nel mese di maggio un’altro operaio, il cinquantenne Raimundo Nonato Lima Costa, era deceduto a causa di una caduta dalla struttura su cui stava lavorando.

Salgono a cinque il numero di operai che hanno trovato la morte durante i lavori di costruzione degli stadi brasiliani e il tema della sicurezza torna a tenere banco come ordine del giorno numero uno da parte del Ministro del lavoro brasiliano, del comitato organizzatore e di tutte le società appaltatrici degli stadi e delle infrastrutture in costruzione per Brasile 2014.

L’incidente a Manaus ha, per ora, interrotto i lavori di costruzione dello stadio che, inevitabilmente, porteranno un ritardo non ancora quantificato. Non ottimale la condizione degli stadi per i mondiali del 2014: solo sei sono già stati consegnati: i sei mancanti non verranno consegnati prima della fine dell’anno. La paura è che la fretta per recuperare il ritardo possa far crescere il numero delle vittime: gli organi di vigilanza dovranno far sì che tutto proceda nel migliore dei modi.

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