Continua a generare polemica la scelta di Cesare Prandelli di non inserire Giuseppe Rossi nei 23 convocati dell’Italia per Brasile 2014. Nella giornata di ieri il tecnico ha voluto spiegare, in conferenza stampa, le sue ragioni e si è tolto qualche sassolino dalla scarpa svelando la verità sulle sue scelte.
Rossi? Non doveva essere nemmeno nei 30
Dure le parole di Prandelli che svela come la sua intenzione fosse quella di non inserire Giuseppe Rossi nemmeno nella lista dei 30 pre convocati. Troppo pochi i minuti in campo dopo l’infortunio per permettere a Pepito di recuperare al meglio per il mondiale. A far cambiare idea a Prandelli un incontro a Coverciano con il giocatore: la sua tenacia e la sua storia convincono il ct a dargli un’ultima possibilità.
Ma Prandelli è chiaro con il giocatore: non sei nei 23. E la scelta iniziale è stata confermata: Prandelli non ha ottenuto le risposte che cercava, soprattutto nell’ultimo test con l’Irlanda dove Rossi non ha dimostrato fino in fondo ciò che doveva. “Sarebbe stato un rischio troppo grande“: con queste parole ha chiuso il ct il capitolo Giuseppe Rossi sostenendo che sarebbe stata una scelta più facile, per lui, portare Rossi in Brasile.
Destro? Abbiamo già due attaccanti
Scelta tattica quella di portare Lorenzo Insigne al posto di Mattia Destro. Con Balotelli e Immobile sicuri del posto nel 23 l’attaccante napoletano può rappresentare un valore aggiunto e un cambio tattico più utile alla nazionale. Destro, a cui era stato proposto di fare la riserva, resterà disponibile per la nazionale fino al 13 giugno nel caso in cui qualche infortunio dovesse far cambiare in corsa i piani di Cesare Prandelli.