Continua a tenere banco la polemica sulla scelta del Qatar come paese ospitante dei mondiali del 2022. Il problema principale, destinato a scatenare le polemiche, sarebbe il clima torrido che nei mesi estivi investe il Qatar rendendo praticamente impossibile giocare d’estate. Alcuni propongono di giocare in un periodo diverso dell’anno: per la prima volta potremmo vedere, con i mondiale di Qatar 2022, una versione “invernale” della massima competizione per nazionali.
Al momento la FIFA non si è ancora sbilanciata ma è un dato di fatto che il Qatar è caratterizzato da un clima desertico che, nei mesi più caldi, può far arrivare la temperatura percepita intorno ai 50°. Impensabile disputare un mondiale in queste condizioni: almeno questa è l’idea di Philippe Piat, vice presidente del sindacato mondiale dei calciatori FifPro. I calciatori non sono intenzionati a scendere in campo in estate in Qatar e alla FIFA restano due opzioni: cambiare paese o spostare i mondiali in inverno.
A questo proposito si sono espressi importanti nomi del calcio internazionale: Michel Platini ha proposto di giocare i mondiali in inverno, con una pausa dei campionati (e delle competizioni europee) intorno alle vacanze di Natale. Diversa l’opinione di Rumenigge che, nell’interesse dei club, vede una finestra primaverile (intorno al mese di Aprile) la soluzione più consona.
A complicare la situazione c’è un altro problema: il 2022 sarà anche anno di Olimpiadi invernali. Non è stata ancora scelta la città ospitante ma la Federazione Internazionale di Sci ha dichiarato apertamente di non vedere di buon occhio l’ipotesi dei mondiali invernali. La presa mediatica di un mondiale di calcio è troppo alta e nemmeno un’Olimpiade invernale riuscirebbe a competere.
Le soluzioni sembrano ridotte all’osso ma sicuramente una decisione dovrà essere presa dalla FIFA in tempi brevi. I problemi organizzativi derivanti da uno spostamento di date o addirittura di sede (ipotesi che però appare oggi piuttosto remota) sarebbero numerosi e la necessità di muoversi per tempo risulta impellente. Non ci resta che continuare a monitorare la situazione per capire quale sarà la decisione finale.
