Il tecnico dell’Argentina Alejandro Sabella si coccola il suo campione più grande, Lionel Messi, che sta disputando finora un ottimo mondiale. E’ il tecnico a paragonare “la Pulce” a Diego Armando Maradona, il numero 10 probabilmente più forte di tutti i tempi e decisivo quando l’Argentina sollevò la Coppa del Mondo in Messico.
Maradona e i mondiali di Messico ’86
Sono passati poco meno di trentanni da quando l’Argentina ha sollevato la Coppa del mondo. Era Messico ’86 e l’Albiceleste aveva dalla sua parte il talento di Diego Armando Maradona. Il Pibe de Oro trascinò l’Argentina con una doppietta nei quarti di finale contro l’Inghilterra e in semifinale contro il Belgio. Alla fine del torneo aveva messo a segno 5 reti e di fatto consegnato la coppa nelle mani dell’Argentina tanto da ricevere il premio come Miglior giocatore del torneo.
Da allora l’Argentina non è mai più tornata sul tetto del mondo. Ci è andata vicina quattro anni dopo, in Italia, ma si è dovuta arrendere in finale alla Germania. Da allora il risultato migliore sono stati i quarti di finale, raggiunti tre volte e il peggiore l’eliminazione al primo turno in Giappone e Corea, nel 2002.
Messi decisivo come Maradona
Sabella ne è sicuro: Lionel Messi sarà decisivo come lo fu Maradona nel 1986. Finora l’attaccante del Barcellona non sta deludendo le aspettative: 4 gol tutti, più o meno, decisivi. Doppietta alla Nigeria, un gol alla Bosnia e la rete fondamentale che ha sbloccato la partita con l’Iran destinata a finire in parità.
Messi, dopo un anno deludente con la maglia del Barcellona, sembra aver ritrovato la forma migliore in nazionale come in molti avevano sperato e come lo stesso campione aveva annunciato prima dell’inizio del mondiale. Oggi servirà un grande Messi anche per superare la Svizzera considerando anche che, in attacco, mancherà Aguero infortunato.