I fan di Andrij Shevchenko potranno finalmente vederlo ancora su un campo di calcio: non come giocatore (dopo l’addio ufficiale nel 2012, ma come vice commissario tecnico della nazionale ucraina. L’ex Pallone d’Oro e stella del Milan supporterà Mykhaylo Fomenko dal 2012 sulla panchina nazionale.
L’ex attaccante aveva ricevuto la proposta della federazione per sedere sulla panchina della nazionale pochi mesi dopo aver dato l’addio al calcio ma aveva rifiutato. Ora, dopo qualche anno, torna ad affacciarsi al calcio giocato anche se in un ruolo diverso da quello ricoperto per i numerosi anni di carriera.
Nazionale ucraina: Shevchenko è il nuovo vice ct
Dopo aver fatto la storia del calcio e della nazionale dell’Ucraina Andrij Shevchenko tornerà in campo con una nuova veste: quella di vice commissario tecnico della nazionale. L’ex attaccante del Milan prenderà il posto di Alexandre Zavarov al fianco di Mykhaylo Fomenko confermato alla guida dell’Ucraina del calcio.
Secondo per numero di presenze con la maglia Ucraina Shevchenko detiene il record di gol segnati (48 in 111 presenze). La sua importanza era talmente grande che, al momento dell’addio al calcio giocato gli venne subito proposto di diventare commissario tecnico: l’attaccante rifiutò e si buttò in politica.
Ora, quattro anni dopo, sembra essere arrivato il momento per iniziare a ricoprire un ruolo nuovo, quello di allenatore.
I prossimi impegni dell’Ucraina
Il primo grande impegno sarà quello degli Europei 2016 dove l’Ucraina ha centrato la qualificazione e dove sarà impegnata nel non facile girone C con Germania, Polonia e Irlanda del Nord. L’impegno successivo sarà quello per la qualificazione ai mondiali di Russia 2018: in questo caso l’Ucraina è stata inserita nel gruppo I con Croazia, Islanda, Turchia, Finlandia.
Congratulazioni per il nuovo ruolo sono arrivate da tutto il mondo dello sport verso Andrij Shevchenko: anche Franco Baresi ha augurato buona fortuna all’ex giocatore per il suo nuovo impegno. Shevchenko ha ammesso che il nuovo ruolo è al tempo stesso un grande onore e una grande responsabilità: prenderà esempio dai grandi allenatori che ha avuto la fortuna di avere come Valery Lobanovsky, Carlo Ancelotti e Jose Mourinho.
