Fabio Capello rimarrà sulla panchina della Russia fino al 2018, anno in cui il paese sovietico ospiterà, in casa, i mondiali di calcio. Questa è la notizia che si è diffusa in questi giorni e che dovrebbe essere confermata, a breve, dai vertici della Federazione Russa.
Si aspetta infatti, a giorni, il rinnovo del contratto che attualmente prevede un compenso di circa 7.8 milioni di euro (lordi). Il primo contratto, firmato il 19 Luglio 2012, scadrà dopo i mondiali brasiliani ma, a quanto pare, ci sarebbe già tutta l’intenzione (da entrambe le parti) di continuare questa collaborazione fino ai mondiali di Russia 2018, dove la nazionale potrà giocarsi il tutto per tutto davanti al pubblico amico.
Dopo aver esordito il 15 agosto 2012 con il pareggio (per 1-1) con la Costa d’Avorio Capello ha guidato la nazionale russa alla qualificazione ai mondiali del 2014 piazzandosi al primo posto del girone F (davanti al Portogallo di Cristiano Ronaldo). Ottimo risultato per l’allenatore italiano che ha dovuto affrontare un girone tutt’altro che semplice, riportando la Russia al mondiale dopo ben 12 anni di assenza. Nella sua esperienza con la nazionale sovietica Capello ha fatto registrare ben 8 vittorie, 4 pareggi e solo 2 sconfitte su un totale di 14 partite disputate: numeri di buono auspicio che, accompagnati dalle buone impressioni suscitate dal bel gioco espresso, rendono comprensibili le ottime sensazioni del tecnico in vista dei mondiali brasiliani.
Nei mesi scorsi alcuni giornalisti avevano accostato il nome del tecnico friulano alla nazionale italiana, ipotizzando un suo impiego dopo l’uscita di scena di Cesare Prandelli. Immediata la risposta di Capello che ha rivelato che quella sulla panchina della Russia sarà la sua ultima esperienza come allenatore. Classe 1946, Capello avrà infatti 72 anni nel 2018 e dopo una carriera incredibile che lo ha visto conquistare (tra i tanti titoli) 5 scudetti, 2 titoli spagnoli, 1 Champions League e 1 Coppa Uefa, potrebbe essere il momento giusto per il ritiro.