Inutile negarlo: ciò che ha sorpreso di più di questo mondiale brasiliano è stato il numero di gol messi a segno durante le prime partite della fase a gironi. Quando mancano solo due partite alla conclusione della prima giornata i gol sono già stati 45 con un totale di 35 marcatori all’attivo.
I numeri del mondiale
Fino ad oggi, quando mancano ancora due partite della prima giornata della fase a gironi, sono stati segnati 45 gol nelle 14 partite disputate in totale. Questo vuol dire una media di 3.21 gol a partita, incredibilmente alta per una fase finale del mondiale di calcio. La partita con più gol è stata Spagna-Olanda con 6 reti mentre quella con meno gol l’unico pareggio del torneo, Iran-Nigeria, terminata con il punteggio di 0-0.
Sono 35 i giocatori andati in gol in tredici partite e il capocannoniere fino a questo momento è Thomas Muller della Germania (che ha vinto la Scarpa d’oro anche nello scorso mondiale). La squadra che ha segnato più gol è l’Olanda (5 contro la Spagna). Cinque sono le squadre che non sono andate a segno: Camerun, Grecia, Honduras, Iran e Nigeria. 3 gli autogol segnati: Marcelo, Valladares e Kolasinic.
Merito degli attaccanti o colpa delle difese?
Dati alla mano la domanda viene spontanea: sono gli attaccanti ad aver incrementato la loro vena realizzativa oppure sono le difese ad accusare il caldo brasiliano? La risposta sembra propendere verso la seconda opzione nonostante schieramenti piuttosto prudenti da parte dei ct.
La cosa che stupisce è che a subire le goleada non sono state solo le outsider ma anche le favorite alla vittoria finale come la Spagna o l’Uruguay (battuto per 3 a 1 dalla Costa Rica). Ora bisognerà vedere se questa media altissima resterà stabile anche nelle prossime giornate: la sensazione è che sia destinata ad abbassarsi.