Quella delle simulazioni sul campo da calcio è una piaga che Joseph Blatter, il presidente della FIFA, reputa intollerante e inaccettabile. Troppo spesso si assiste a “infortuni” immaginari conseguenti ad una simulazione e a calciatori che rientrano in campo nel giro di pochi secondi, improvvisamente (e quasi miracolosamente) guariti. Per questo motivo Blatter avrebbe pensato all’introduzione di espulsioni temporanee per simulatori.
Le analisi sui dati dei principali campionati hanno rivelato dati preoccupanti: in Premier League dall’inizio del campionato (in meno di 4 mesi) sono stati registrati già 13 cartellini a causa di simulazioni sul terreno di gioco. E chissà quanti altri sono sfuggiti alla vista del direttore di gara. La soluzione ideale sarebbe una maggiore sportività da parte dei calciatori che dovrebbero mettere fine a questi tentativi di ostacolare il corretto svolgimento della partita.
Ma visto che così non è il presidente Blatter reputa doveroso intervenire in qualche modo per limitare i danni causati da questi comportamenti scorretti, anche in vista dei mondiali 2014 in Brasile. Stando alle parole di Blatter potrebbe essere ripresa in mano una vecchia proposta di Platini che prevede espulsioni temporanee per simulatori, una sorta di sospensione temporanea (come avviene nel rugby e nella pallanuoto).
Il giocatore “infortunato” a causa di simulazione potrà essere fermato dall’arbitro prima del rientro in campo fino a che l’inferiorità numerica non abbia avuto influenza sulla partita. Sapere di lasciare la propria squadra in dieci uomini per qualche minuto potrebbe diventare un deterrente anche per i simulatori incalliti. Blatter ha anche approfittato per ricordare che, in caso di infortunio, solo l’arbitro dovrà interrompere il gioco qualora reputasse grave l’infortunio occorso: non sarà compito della squadra avversaria mettere il pallone fuori dal campo.
Naturalmente sono solo due piccoli accorgimenti che, sommati ai cartellini per simulazione, potrebbero contribuire a far diminuire questi comportamenti scorretti e antisportivi. Vedremo se le decisioni della FIFA riusciranno in questo intento, non solo per i mondiali del 2014, ma per il corretto svolgimento di tutti i campionati nazionali e internazionali.