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Zanetti a 41 anni sogna la maglia dell’Argentina

Zanetti a 41 anni sogna la maglia dell’Argentina
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Javier Zanetti, capitano dell’Inter, ha rilasciato un’intervista alla stampa argentina in cui ha espresso le proprie opinioni riguardo i mondiali di Brasile 2014 e nella quale ha dichiarato di non aver ancora rinunciato al sogno di vestire di nuovo la maglia della nazionale argentina.

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La carriera di un giocatore come Javier Zanetti sembra infinita ma, evidentemente, il difensore dell’Inter ancora non si accontenta e sogna in grande. Sarebbe pronto ad accogliere con grande emozione una chiamata da parte di Sabella, tecnico della nazionale argentina. Zanetti ha però precisato che i giocatori che hanno partecipato alle qualificazioni meritano un grande rispetto.

La sua risposta ad un eventuale chiamata del ct dell’Albiceleste del difensore appare chiara, ora bisognerà vedere se Sabella deciderà di inserire nella lista dei 23 anche il quarantunenne difensore nerazzurra. La concorrenza, di certo, è agguerrita per raggiungere un posto in nazionale anche perché, come ha spiegato anche Zanetti, questo potrebbe essere l’anno buono per la nazionale argentina che sta lavorando bene guidata da un ottimo tecnico.

Una carriera lunghissima quella di Zanetti in nazionale che è iniziata nel 1994 quando Zanetti aveva appena 21 anni. Con la nazionale il capitano dell’Inter ha disputato 145 partite, 2 mondiali e quattro Coppe America. Il suo rapporto con i mondiali non è stato mai idilliaco dal momento che né Pekerman (nel 2006), nè Maradona (nel 2010) lo inserirono nella lista dei 23 convocati ufficiali per la fase finale del mondiale.

Sabella ha sempre definito Zanetti come un “simbolo” e un “orgoglio” per tutta la nazione argentina. Dopo il recupero dall’infortunio al tendine d’Achille ora Zanetti potrebbe tornare nel giro della nazionale anche se l’età anagrafica potrebbe pesare sulla decisione del commissario tecnico argentino.  Dovremmo aspettare qualche mese per vedere se all’eterno difensore nerazzurro verrà concessa la possibilità di giocare il suo terzo e ultimo mondiale: potrebbe essere anche la maniera migliore per mettere fine ad una lunga e meravigliosa carriera.

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