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Marcello Lippi punta sull’Italia e lancia Giuseppe Rossi

Marcello Lippi punta sull’Italia e lancia Giuseppe Rossi
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A parlare del prossimo mondiale di Brasile 2014 è stato Marcello Lippi, uno che il mondiale l’ha vinto veramente, da allenatore dell’Italia, nell’estate del 2006. E anche lo stesso che ha guidato la disastrosa spedizione di Sud Africa 2010 dove l’Italia si fermo subito nella fase a gironi. Vediamo cosa ha raccontato ad un’intervista realizzata per Repubblica.

Marcello Lippi lancia l'Italia: può vincere il mondiale
Marcello Lippi lancia l’Italia: può vincere il mondiale

Dalle parole dell’ex commissario tecnico della nazionale esce una grande fiducia nelle possibilità dell’Italia, nazione che va sempre al mondiale per portare a casa il risultato. E così sarà anche quest’anno dove l’Italia sarà, secondo Marcello Lippi, una delle favorite alla vittoria finale insieme a Brasile, Spagna, Argentina, Germania ed Olanda.

Sulla rosa italiana a disposizione di Prandelli Marcello Lippi non ha dubbi: sarà competitiva. E lancia un nome su tutti: quello di Giuseppe Rossi, unico rimpianto della sua spedizione sudafricana. Questo potrebbe essere l’anno buono per il suo rilancio e per una rivincita dopo anni non semplicissimi. Ma la nazionale di Prandelli può contare anche su tanti altri giovani di talento come Balotelli,  De Sciglio, Insigne e Verratti ma anche su uno zoccolo duro di grandi campioni (Pirlo, Buffon e De Rossi su tutti).

Solo il mondiale potrà svelare se questo sarà il giusto mix per una spedizione vittoriosa ma, per il momento, le migliori speranze sembrano esserci. Proprio la non brillante situazione del calcio italiano (su molti punti di vista) potrà dare ulteriore forza a questa nazionale come fu nel 2006 quando ancora non si era placata la tempesta Calciopoli.

Marcello Lippi si è espresso anche sul Pallone d’Oro dove ha dichiarato grande ammirazione per le incredibili prestazioni di Cristiano Ronaldo e sul suo futuro: dopo la conclusione del contratto con il Guangzhou Evergrande lascerà le panchine per rimanere, però, sempre nel mondo del calcio, magari con un ruolo diverso.

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