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Neymar, passa la paura. Tre settimane di stop

Neymar, passa la paura. Tre settimane di stop
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E’ passata la paura per le condizioni di Neymar vittima di un infortunio alla caviglia destra durante la partita Getafe-Barcellona di Coppa del Re. Le prime immagini del giocatore, in lacrime per il dolore e la dinamica dell’azione avevano fatto presumere il peggio ma l’infortunio è meno grave del previsto. Sarà di tre/quattro settimane lo stop a cui dovrà sottoporsi il calciatore brasiliano prima di ritornare al calcio giocato.

Passata la paura per Neymar. Il giocatore dovrà stare fermo per sole 3 settimane.
Passata la paura per Neymar. Il giocatore dovrà stare fermo per sole 3 settimane.

Meno grave del previsto la distorsione alla caviglia destra

Gli esami strumentali hanno fatto tranquillizzare il Barcellona e il Brasile. Neymar ha riportato una distorsione alla caviglia destra ma la gravità dell’infortunio è apparsa meno grave di quanto era apparso al momento dell’infortunio. Il giocatore dovrà osservare uno stop di almeno tre settimane. A Barcellona sperano di recuperarlo per il 18 Febbraio quando la squadra catalana affronterà il Manchester City in Champions League.

Sembra davvero ottimista vedere in campo Neymar già in quella data. Tutto dipenderà dalla reazione della caviglia del giocatore alla riabilitazione. I meno ottimisti valutano uno stop di almeno un mese prima dell’effettivo rientro in campo. Considerando anche l’impegno mondiale e il proseguo della stagione con la maglia blaugrana il Barcellona potrebbe anche decidere di fare a meno del suo campione per la sfida di Champions.

Il Brasile tira un sospiro di sollievo per Neymar

E’ stata una giornata di grande paura quella dei tifosi del Brasile e, probabilmente, quella di Felipe Scolari. Perdere Neymar sarebbe stato un colpo durissimo per la maggiore favorita alla vittoria mondiale. Miglior giocatore della Confederation Cup del 2013 Neymar avrà tutti gli occhi puntati su di sé ai mondiali, il primo grande appuntamento internazionale della sua carriera. Conquistare il mondiale in casa sarebbe raggiungere un sogno, a soli 21 anni.

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