Quarantasei anni, italiano, naturalizzato svizzero: questo il biglietto da visita di Gianni Infatino che, il 26 febbraio 2016, è stato eletto come nuovo presidente della FIFA. Appoggiato dalle federazioni europee e americane ha avuto la meglio sullo sceicco Salman Al Khalifa.
La nomina è stata ufficializzata dal secondo turno di votazioni dove l’ex segretario della UEFA ha ottenuto battendo Salman Al Khalifa (fermo a 88 preferenze). La presidenza della FIFA rimane in Svizzera dopo l’addio di Joseph Blatter.
Chi è Gianni Infantino
Nato a Briga il 23 marzo 1970 da genitori italiani ha legato a filo doppio la sua vita con il calcio. Dopo la laurea in giurisprudenza e il titolo di avvocato si interessa di diritto sportivo e diventa segretario del Centro Internazionale Studi Sportivi all’Università di Neuchâtel. Inizia a collaborare con la UEFA nel 2000 assumendo il ruolo di vice segretario generale nel 2007. Due anni dopo nel 2009 diventa segretario generale della UEFA.
Nel 2016 viene eletto come successore di Joseph Blatter alla presidenza della FIFA. Secondo i nuovi regolamenti potrà rimanere in carica per massimo tre mandati. Quello attuale sarà più breve perché di subentro al presidente dimissionario Blatter. Non potrà rimanere in carica per più di 11 anni (meno di entrambi i suoi predecessori).
Aria di rinnovamento
Le prime parole di Infantino hanno dato l’idea di un rinnovamento all’interno dei vertici della FIFA scossa da grandi scandali nell’ultimo periodo. Stipendi pubblici per i dirigenti e bandi per tutti i contratti commerciali: queste due delle proposte del nuovo presidente.
Dal punto di vista sportivo l’innovazione più grande potrebbe essere il mondiale a 40 squadre (contro le 32 attuali): una possibilità per tutte le federazioni di investire più risorse nella formazione e una lotta più agguerrita per la qualificazione.
Parole di elogio sono arrivate da grande parte del mondo sportivo: in particolare il presidente russo Putin e il ministro dello sport Vitali Mutko hanno fatto le loro congratulazioni a Infantino per la vittoria.