E’ stata un vero e proprio tragico incidente quello avvenuto nella mattinata di ieri all’interno dell’Arena Corinthias, stadio scelto per ospitare la partita inaugurale del mondiale di Brasile 2014. La rottura dell’argano ha causato la caduta della struttura metallica di copertura, che ha portato con sé i due piani sottostanti, sotto i quali hanno trovato la morte due operai. Altri due lavoratori sono stati feriti e si aspettano ancora notizie sulle loro condizioni.

Può sembrare assurdo ma la tragedia poteva essere decisamente più grave. Il peggio è stato scongiurato dall’orario in cui è avvenuto l’incidente durante il quale molti addetti ai lavori erano già in pausa pranzo fuori dalla struttura. Se il crollo fosse avvenuto in un orario diverso le proporzioni dei feriti, e probabilmente anche dei morti, sarebbero state decisamente più grandi, visto il maggior numero di operai presenti all’interno della struttura.

Il comitato organizzatore del mondiale e la FIFA, tramite le parole di Joseph Blatter, hanno espresso il massimo cordoglio nei confronti dei familiari delle vittime. Dopo le polemiche sulle condizioni dei lavoratori in Qatar, si torna quindi a parlare anche del problema della sicurezza dei lavoratori negli stadi brasiliani (dopo che, ad Aprile, un altro uomo era rimasto vittima di un incidente sul lavoro): la FIFA ha assicurato che la sicurezza dei lavoratori è una priorità imprescindibile ma le polemiche sono destinate a continuare.

Oltre che confrontarsi con l’opinione pubblica ora la FIFA, con il comitato organizzatore e l’impresa appaltatrice, dovrà anche affrontare problemi di natura logistica. Lo stadio Corinthias era infatti stata scelta come stadio ospitante del match inaugurale ed era praticamente ultimata: sarebbe stata inaugurata il prossimo gennaio. Dopo questo terribile incidente si dovrà valutare se la consegna dello stadio potrà essere completata in tempi congrui all’organizzazione oppure se bisognerà procedere in una diversa direzione.